Le bollicine di Capodanno all'insegna del made in Italy

di Rosanna Pilolli 05/01/2016 CULTURA E SOCIETÀ
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Nei nostri brindisi di saluto all’Anno nuovo nel nostro Paese  il consumo di spumante italiano è notevolmente aumentato a scapito di quello dello  Champagne. Dopo sette anni infatti le bollicine Made in Italy sono cresciute del 4% circa mentre sono state vendute nella notte più lunga del 2015 56 milioni di bottiglie contro i 54 milioni del 31 dicembre dello scorso anno. Non è poco.

Dunque il prodotto nazionale  i tanti vini italiani che hanno titolo per contendere la strada allo storico  champagne francese segnano punti di vantaggio sulla magica bottiglia d’Oltralpe  che da secoli ha attirato a sé collezionisti e degustatori. Sulla scia di questa valutazione e preferenza il prezzo delle bottiglie si è alzato al punto che alcuni formati magnum del prezioso vino  potrebbero essere immessi sul mercato anche a 37.000 euro la bottiglia. Escluse ovviamente quelle battute all’asta. E’ indubbio che lo champagne conserva ancora la sua caratteristica di simbolo di lusso in bottiglia. E’ il vino dei ricchi, un tempo chiamato per i suoi effetti inebrianti “il vino del diavolo”.

Lo Champagne ha iniziato la sua storia di splendore nel 1693, alla sua data di nascita per opera del monaco benedettino Dom. Pierre Perignon vissuto nella regione dello Champagne. Questo marchio è leader tuttora e dopo la sua vicenda secolare possiede 1000 ettari di vigneti con la produzione di 26 milioni di bottiglie l’anno. La Regina Elisabetta d’Inghilterra brinda esclusivamente con questa costosa marca la cui produzione del 1943 ha il prezzo di 1.042 euro.

Anche il marchio per grandi collezionisti, il Krug Brut David Sugar in edizione limitata porta il prezzo di 1353 euro. La cifra richiesta per un Moet & Chandon Dom Perignon Charles e Diana del 1961 dedicato ai due principi d’Inghilterra balza oggi a 3.228 euro la bottiglia. Ma il prezzo più incredibile di 1,5 milioni di euro apparterrebbe al marchio più giovane, il prezioso Gout de Diamands presentato nel 2013 dal ventinovenne Shanmi Shink in bottiglie ornate da un gioiello di Swaroski.  


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